Casa di Christian, Venga chi vuole!

Christian:

Christian era nella sua casetta quel giorno, al sicuro nella sua sala. Era l'unico posto in cui era sicuro di non invadere un territorio, di non incappare in strozzini che volevano da lui il doppio della cifra patuita. Si passò una mano tra i capelli, mentre disegnava. Da quando aveva perso i disegni, si stava dando da fare per rifarli tutti nuovamente: era a buon punto, invero, gli mancavano cinquanta disegni ed avrebbe riavuto i suoi amati schizzi, anche se sulle pareti vi eran ogni singolo disegno che quel giorno aveva perso.

Ma che diavolo ci faceva lì? Cominciò a sentirsi un cretino dopo venti minuti che stava lì davanti con un pacchetto di sushi in mano e un pacchetto incartato a mano da lui, come si poteva notare dal fiocco e dalla carta spiegazzata.
Finalmente si decise a bussare alla porta, battendo tre colpi decisi.

Christian stava dipingendo, ma sapeva che fuori da quella porta vi era una persona. Quando sentì bussare, in meno di due secondi era alla porta. Aprì senza neppure chiedere chi fosse e vide che davanti a lui vi era Cedric. *Cedric? Ciao...non pensavo venissi.* Disse guardandolo.

Rimase qualche secondo a fissarlo, notando dai colori sulle mani che probabilmente lo aveva appena interrotto durante uno dei suoi momenti artistici
Ah, ciao...sinceramente neanch'io credevo che sarei venuto...
Gli porse i due pacchetti
Ehm, ti ho preparato del sushi, ma...non so se puoi mangiarlo, però lo preparato lo stesso...l'altro pacchetto è...ehm, un ringraziamento per il disegno, è molto bello.
Ma cosa gli stava succedendo? Da quando si comportava in quel modo impacciato? dove era finita tutta la sua baldanza da play boy?

Christian si accorse dello sguardo sulle mani. *Sinceramente stavo dipingendo per questo sono forse un pochino sporco di colore come sono anche felice che tu sia venuto qui.* Prese in mano i due pacchettini. *Grazie...teoricamente non sento la necessità di mangiare, ma lo farò lo stesso...comunque entra, c'è il sole ed è meglio non rischiare.* Disse, scostandosi dalla porta per farlo entrare. La casa era immersa in una penombra. *Ti ringrazio...comunque per i complimenti sul disegno...è una delle mie poche virtù.* Disse tranquillamente. Sorrise e si mise seduto sul divano, facendo cenno di sedersi. *Siediti dove vuoi.* Si carezzò un ciuffo di capelli e poi aprì i due pacchettini, assaggiando un pezzo di sushi.

Scosse la testa, imbarazzato
Scusa, non sarei dovuto venire di giorno, ma la sera sono di ronda e per l'altra notte si sono accorti che non ho svolto il mio dovere, ma non ti preoccupare, non sospettano nulla...
Lo seguì, sorridendo mestamente
Non devi dire così! Hai sempre così poca fiducia in te stesso...secondo me hai molte altre qualità!
Si sedette su una poltrona e chiese curioso
è buono? Non sono ancora molto bravo con il pesce, diciamo che ti sto usando come cavia, eheh

*Figurati io non dormo mai e quindi non so mai cosa fare durante il giorno e non mi spiace avere ospiti. E' anche per quello che ti ho invitato.* Sorrise e poi ascoltò le sue parole. Lo guardò curioso. *Davvero? Grazie...non pensavo di avere grosse qualità.* Disse tranquillo. Sorrise e poi ridacchiò. *Hai fatto bene...in fondo io sono già morto e non posso stare male. E' delizioso.*

Nascose l'eccessiva soddisfazione per il complimento al suo pesce e rispose semplicemente
Grazie, sono contento che ti piaccia
Poi fissò l'altro pacchetto e disse
Non so se ti possono servire, visto che probabilmente sei già attrezzato...le ha scelte il commesso...io non me ne intendo tanto...
Già, meno male che il commesso era andato in suo aiuto dopo che lo aveva visto aggirarsi disperato nel reparto dei colori per mezz'ora. Alla fine gli aveva consigliato un set di varie matite da disegno di diversa durezza di un'ottima marca, anche se lui non aveva capito l'utilità di una matita più o meno dura, sperò che Christian lo sapesse.

*Figurati...mi piace per davvero.* Ascoltò le sue parole e poi aprì il secondo pacchetto. Vide diverse matite colorate, racchiuse in un'eccellente confezione. Guardò verso Cedric sorpreso e poi si alzò, raggiungendolo ed abbracciandolo sinceramente commosso per quel dono. *Grazie...è semplicemente divino....non hai idea da quanto volevo queste matite. Sei stato così gentile..così altruista...mai nessuno aveva fatto qualcosa di simile per me. Ed io ti ho regalato solo un disegno...* Sussurrò dolce.

Non si aspettava una reazione del genere, tanto che il primo istinto fu portare una mano al sai sotto la giacca, ma subito si riscosse, ascoltando le parole dolci, sincere e commosse del vampiro, non sapendo però cosa rispondere. Finalmente mosse le braccia, portandole sulle spalle del giovane e facendo una lieve pressione in un'impacciato abbraccio
Io mi sono limitato ad andare in un negozio e pagare per delle semplici matite, tu invece mi hai donato uno dei tuoi preziosi disegni a cui tieni così tanto, sei tu quello altruista...
Ma da dove era spuntata quella creatura fantastica?

Si accorse in un secondo tempo che probabilmente il ragazzo mai più si aspettava una simile reazione. Aveva avvertito la mano muoversi sotto le vesti e prendere qualcosa.*Ti prego...scusami...non volevo...cioè veramente volevo, ma non voglio spaventarti...è che mi hai fatto contento. Non voglio farti male...* Disse solamente indeciso. Sentì le braccia ricambiare dopo molto tempo l'abbraccio delicato. *Non è un problema...non sono attaccato ai beni materiali, neppure a quelli che produco.*

Restò abbracciato a lui, assaporando quel gesto così intimo che da tanto aveva dimenticato, e lo rassicurò
No, non ti preoccupare, non mi sono spaventato, è solo che è stato un po' improvviso, non me l'aspettavo e i miei sensi mi portano a reagire automaticamente senza pensare...non ti avrei mai attaccato, lo sai...
Portò una mano tra i suoi capelli, notando quando fossero morbidi e lisci
Ma i tuoi disegni sono molto importanti per te e mi ha fatto davvero piacere che tu me ne abbia regalato uno...vuol dire che ti fidi...mi dispiace...io non so se riesco a dimostrarti la stessa cosa...
bastava vedere come si era comportato prima...

Christian si lasciò stringere nell'abbraccio. *Non è colpa tua, Cedric. E' normale...io e te siamo di due razze nemiche...è normale che tu non ti fidi di me, però lo so che mai nella vita mi attaccherai, almeno lo spero.* Disse, posando la gelida mano sulla guancia di lui. Socchiuse gli occhi nel sentire la mano tra la chioma. Sorrise a quelle parole, ma poi scosse la testa. *Io mi fido di te...te lo assicuro...*

Sorrise rasserenato da quell'ammissione
Mi fa piacere che tu riesca a fidarti di me, nonostante io non riesca a dimostrartelo...io non potrei mai attaccare una creatura come te, per quel che mi riguarda hai molta più ragione a vivere tu piuttosto che molti umani...
Spostò una delle mani dai suoi capelli alla mano dell'altro sulla sua guancia, stringendola leggermente e fissando lo sguardo in quello dell'altro.

*Che parole. Io non ho problemi a fidarmi degli altri e grazie per avermi definito creatura e non mostro.* Disse tranquillo, ricambiando lo sguardo, mentre lui sorrise. Era dolce Cedric...delicato con lui e la cosa gli faceva piacere. Quanti vampiri potevano dire di essere amici di un cacciatore?