Passeggiata Purtroppo Solitaria

Era un pomeriggio tranquillo. Christian Night passeggiava per un sentiero disperso nei boschi per bere un po' di sangue animale: se aveva fame mangiava le creature animali, piuttosto che di umani. Si vergognava di ciò che sentiva, se aveva fame o se stava per svenire per inedia, allora si nutriva. Non amava per nulla mangiare sangue umano ed anche quello animale lo assumeva con una particolare parsimonia: detestava il suo essere un mostro ad ogni effetto, mosso dal suo bisogno di sangue e dall'istinto, da null'altro che istinto. Cercava un posto ove mettersi a disegnare, almeno uno schizzo. Si mise seduto sulle sponde di un fiume e cominciò a disegnare, concentrato su ciò che faceva.

Sentì un rumore, ma non vi fece particolare attenzione. Non faceva nulla di male, se non dipingere il panorama. Era talmente immerso nella concentrazione e nel silenzio che neppure si era accorto di essere in un luogo proibito: il territorio dei Licantropi. Lui poi non comprendeva neppure perchè quel territorio fosse proibito? Era uno spirito pacifico e per lui licantropi e vampiri erano mostri in egual misura. Continuò a disegnare tranquillo. Sicuramente per lui sarebbe stato anche più difficile correre via a velocità paurosa, visto che eran quattro mesi che non mangiava assolutamente nulla nè di umano nè di animale. Era però sicuro che la presenza celata era quella di un paio di licantropi.

Sentì il vento spostarsi: avevano deciso di attaccarlo. Gettò di lato il foglio: non voleva che si spiegazzasse. Stava solo disegnando e non comprese il perchè di un simile attacco. Riuscì ad evitare l'attacco del primo lupo, ma il secondo lo prese in particolar modo di sorpresa. Lo guardò solamente con gli occhi azzurri ricolmi di una certa tristezza: era giunto per lui il momento di morire? Sperava solo che quel lupo avesse fatto in fretta. Era molto sensibile al dolore, anche se era un vampiro e sicuramente il lupo avrebbe fatto del suo peggio. Decise di parlare infine. *Posso chiedere il motivo di codesto attacco immotivato? Stavo solo disegnando e non son venuto qui per cacciare.* Disse con voce melodiosa, quasi lo scorrere delicato di un torrente.

Christian osservò i movimenti dei due lupi. Uno dei due si era tramutato in una splendida fanciulla, dalla bellezza quasi perfetta. *Sei bellissima!* Esclamò ammirato quando ella tornò indietro. Non gli importava di morire. *Perchè sarebbe una domanda stupida? Non è altrettanto stupido uccidere una persona perchè si trova in un luogo in cui non ha fatto caso di esser finito? Ero sovrappensiero e non mi accorsi che avevo preso il sentiero sbagliato.* Annuì nel sentire la risposta e poi replicò. *Va bene. Sono d'accordo. Solo per cortesia cerca di fare in fretta: non mi piace il dolore, anche se sono un vampiro. Attualmente non sarei comunque in grado di tenere una grandissima velocità...son quattro mesi che non mi nutro di nulla e comunque sono un mostro merito la morte più di ogni altra cosa, mia dolce e stupenda carnefice.* Disse con il medesimo tono tranquillo, melodioso ed un'occhiata tranquilla. Sospirò e si allontanò solamente un momento. *Concedimi di finire un disegno.* Disse tranquillo.

Christian si volse leggermente a quella domanda. *Ne ho altri, ma qua possiedo solo gli schizzi. Sono nell'album che in codesto momento reggo tra le mani. Come mai codesto tuo interesse?* Chiese, finendo il disegno ed aggiungendo ad esso le due creature che poco prima lo avevan attaccato. Doveva ammettere che eran decisamente splendide, da un certo punto di vista le ammirava.

*Certo, sempre se non ti da fastidio il mio odore.* Rispose, sorridendo a sua volta. *Solo una mia personale curiosità, non che mi dispiaccia non esser ucciso da te, ma per qual motivo sei cambiata così tanto in pochi attimi? Sembravi sul punto di eliminarmi. Qual'è il tuo nome a proposito?* Era curioso lo doveva ammettere, anche a costo di rammentare il proprio dovere alla giovane. Porse l'album, compreso l'ultimo disegno che aveva appena finito.

Christian guardò il ghigno stampato sul viso della creatura oscura. Una tristezza nel vedere il carattere o la crudeltà della creatura. Lasciò scappare fuori dagli occhi qualche lacrima per quello che la giovane stava facendo i suoi disegni. I disegni a cui lui era tanto affezionato. Li guardò cadere in frammenti ed allungò la mano per prenderne un paio. Posò gli occhi deluso e triste su quella ragazza. *Ti sarei grato se non ti esprimessi in quel modo volgare, descrivendomi ciò che accadrà. Assicurati solo che non vi sia alcun esser umano in giro: potresti causare un'esperienza traumatica. Non capisco nemmeno per qual motivo vuoi in questo modo spasmodico eliminarmi, ma probabilmente è solo perchè sai ragionare unicamente per istinto e per ciò che è tuo dovere compiere. Sarebbe stato interessante scoprire in te qualcuno dotato di un minimo di intelletto o di sentimento, invero è stata una delusione.* Replicò con uno sguardo triste. Si avvicinò all'acqua del fiume vicino, portandosi dietro i frammenti dei disegni e li lasciò galleggiare al suo interno. Che senso aveva scappare? Non poteva competere, stanco com'era a causa della mancanza di cibo.

*Che modo disgustoso di pensare! Non siamo animali! Fermati...preferisco non sia tu a macchiarti con il mio sangue: sei troppo bella. Sei una fanciulla ed odio che siano loro a ferire o a rimaner ferite, anche se non da me riceverai alcun graffio: non colpisco le donne.* Disse tranquillo. Ricevette quel corpo in pieno e tenne solo lontano da sè il muso per evitare le ferite, almeno quelle letali. Posò solo una mano ad un tratto sul pelo della creatura: era sempre stato curioso di sapere se fosse morbido o meno. Lo carezzò, come se fosse stata la cosa più normale del mondo accarezzare il proprio boia. Si riprese un momento e pensò ad un possibile modo per salvare sè stesso, con una mossa improvvisa spinse lontano da sè la creatura e corse verso il fiume. Era un bravo nuotatore ed ove le forze gli fossero mancate, avrebbe pensato la corrente a trasportarlo.